Un decreto contro il cybersquatting


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(Aug 14, 2000)

Passigli propone un provvedimento contro il commercio speculativo di domini internet
Cybersquatting addio. Il commercio speculativo dei nomi di domini Internet è oggetto di un disegno di legge diretto a vietarlo. Lo ricorda il sottosegretario all’Industria, Stefano Passigli, in riferimento alle notizie sulla società israeliana Gold Names che anche in Italia offre assistenza e servizi di brokeraggio nel settore. “Anche se la legge non è ancora operante – precisa Passigli – consiglio dunque gli investitori ed operatori Internet italiani a prestare la massima attenzione per evitare di incorrere oltre che in un possibile danno economico anche in eventuali reati”

LA RISPOSTA DI GOLDNAMES

Con riferimento alla nota del Sottosegretario all’Industria Passigli, David Teten CEO della GoldNames Inc. precisa di trovarsi perfettamente daccordo con il Sottosegretario circa la necessita’ di una regolamentazione che argini il fenomeno del Cybersquatting. Tale regolamentazione, che esiste gia negli Stati Uniti ed in molti altri paesi europei, punisce coloro che registrano domini utilizzando nomi di persone o marchi registrati.

La GoldNames condanna fermamente il fenomeno del Cybersquatting e si impegna a non utlizzare nomi di persona o marchi registrati. La GoldNames condanna inoltre ogni uso immorale o offensivo dei nomi di dominio.

A tale proposito la GoldNames annuncia di aver registrato alcuni domini con connotazioni naziste (ad es. nazista.com , naziskin.com) a scopo cautelativo. La GoldNames ha intenzione infatti di donare i domini in questione ad associazioni per la preservazione della memoria della Shoa.

Il commercio di domini generici (gli unici di cui si occupa la GoldNames e che il Disegno di legge del 3 maggio scorso vuole proibire) e’ invece ovviamente permesso sia negli Stati Uniti che in buona parte del mondo civile.

Lo scopo della legge dovrebbe essere quello di tutelare il cittadino. In questo senso e’ sacrosanto che sia vietato l’utilizzo di marchi registarti o nomi di persona. Non si capisce pero’ come mai il governo voglia proibire anche di investire in domini che non danneggiano nessuno. Sarebbe come impedire di investire in immobili solo perche’ esiste chi abusa del territorio e costruiscie illegalmente! L’impressione e’ quella che disturbi l’intuito di chi ha saputo capire che i nomi di dominio sarebbero divenuti un bene alla stregua di azioni, opzioni o immobili. L’Italia ha con Internet una grande opportunita’ di crescita e noi ci auguriamo che il legislatore sappia capire che una normativa che proibisca il commercio di domini generici rappresenterebbe un notevole handicap per il mercato italiano. L’attuale ‘caos’ in materia di nomi di dominio non fa che rafforzare la nostra convinzione circa la necessita di istituti seri ed esperti che tutelino l’investitore assistendolo in ogni aspetto di questo mercato. Cogliamo l’occasione per annunicare al pubblico di aver raggiunto un accordo con Register.com, uno dei maggiori registrar americani, a seguito del quale stiamo sviluppando un sito congiunto gia’ accessibile all’indirizzo www.goldnames.register.com Siamo inoltre orgogliosi di annunciare l’inaugurazione sul nostro sito di un nuovo motore di ricerca multilingue. E’ ora possibile inserire una parola chiave in una delle dodici lingue del nostro portafoglio ed ottenere tutti i domini nelle varie lingue che rispondono alla richiesta.

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