Punta sull’Italia la prima immobiliare dei siti internet

News ITALIA PRESS

Nessia Laniado
(July 04, 2000)

(News ITALIA PRESS) Maurizio Paserman, romano, presidente dell’Israel-Italy young business forum, è stato eletto Vicepresidente della Goldnames, una tra le più dinamiche start-up della scena israeliana. A volerlo al suo fianco è stato David Teten, ideatore del progetto, 29 anni, due master a Harward e Yale. Dopo aver trovato la partnership entusiasta di investitori internazionali come banche e assicurazioni americane, europee, ed israeliane, ha affidato a Paserman una missione specifica: pilotare la penetrazione della Goldnames in Europa, a partire dal mercato italiano. Spiega Paserman: “L’idea alla base della Goldnames è talmente semplice da apparire banale. Il nome di un sito internet è come una proprietà immobiliare: lo si può comprare, vendere, lottizzare, affittare, concedere in usufrutto, mettere all’asta esattamente come un terreno o una casa. Già oggi sono in molti che, anziché acquistare azioni o terreni, investono in nomi internet.”
Che cosa significa? “E’ semplice: più un sito ha un nome rappresentativo, facile da ricordare, in grado di suscitare associazioni, più viene visitato e quindi più vale. Per esempio, se una ditta vende spumanti e il suo sito si chiama “www.spumante.com” riceverà molte più visite che non nel caso il sito si chiami www.LoSpumantediVitale.com, che magari è il nome del proprietario dell’azienda.” Oggi chi vuole comprare un nome in internet ha solo l’imbarazzo della scelta: ci sono milioni di parole che per poche decine di dollari possono essere registrate in tutto il mondo. Ma la situazione sta cambiando: in futuro queste stesse parole potranno costare molto di più o, ancora peggio, non saranno più disponibili perché qualcuno le ha già prese. Sei mesi fa, la Goldnames consisteva unicamente di una stanza, un computer e un impiegato. Oggi occupa un intero edificio a Har Hotzvim, la nuova zona industriale alle porte di Gerusalemme e impiega oltre 60 professionisti provenienti da 20 nazioni diverse, dalla Finlandia al Brasile.
Continua Paserman: “Noi abbiamo individuato e acquistato i 35.000 nomi più significativi nelle diverse lingue e li vendiamo in tutto il mondo. Ogni giorno ne compriamo di nuovi: il loro valore sta aumentando in maniera esponenziale così come, nel corso degli anni, è aumentato quello di terreni e fabbricati, che fino a pochi decenni fa si potevano acquisire con poco.” Tra siti internet e proprietà immobiliari c’è una sola differenza: la velocità con cui cambia il loro valore di mercato. E’ questione di mesi: in soli quattro anni, quello dei nomi più appetibili è aumentato mille volte. Ecco alcuni esempi. Nel 1996 la parola “grocery”, “drogheria” in inglese, è stata acquistata per 9.000 dollari: fu un best seller. Nel 1997 nome “internet” fu quotato 100.000 dollari e l’anno scorso per “bingo” sono stati sborsati 1.100.000 dollari. Il record è la parola “business.com” , acquistata per 7.500.000 dollari.
Partendo dalla sua esperienza specifica, acquisita come Direttore del dipartimento Italiano di Private Banking alla First International Bank del gruppo Safra, nel definire il valore di un nome Paserman applica un procedimento che tiene conto di vari fattori. Anzitutto la rete: la proprietà di un nome della “.com”, che copre tutto il mondo, oggi è valutata attorno ai 10.000 dollari, il circuito “.net” non supera i 1.500 dollari, mentre ancora di più scarso valore sono i siti con il suffisso “.org”. Oltre al costo iniziale e all’importanza del mercato a cui si rivolge, i criteri per stabilire il valore di un nome si riferiscono essenzialmente alla sua capacità di delineare facilmente un sito, facendolo entrare subito nel ricordo e nell’uso quotidiano. Per esempio, la specificità: “vino” vale di più di “bevanda”. Oppure la brevità: “casa” è meglio di “abitazione”. O anche l’universalità: una parola in inglese, lingua parlata in tutto il mondo, costa di più di un nome in finlandese.
In gioco entrano poi altri fattori, più difficili da definire, come la facilità di memorizzazione: la parola “Colosseo” è molto richiesta, nonostante sia piuttosto lunga e difficile. Sono anche importanti il suono e le associazioni emotive suscitate da un nome: per la loro immediatezza “incanto”, “flirt”, “intelletto”, “seduction” o “riflessi” possono spuntare prezzi anche molto elevati.
Infine, come per qualsiasi altro oggetto, il valore aumenta con la richiesta: ogni giorno la Goldnames riceve da tutto il mondo oltre 300 richieste di nomi, che vengono registrate e archiviate.
Più un nome viene ricercato, più vale. Rispetto ad altri paesi, in Italia internet è ancora poco diffuso. Il potenziale è pressoché illimitato e si prevede una rapida espansione: per questo oggi il nostro paese è visto come uno dei mercati più interessanti su cui puntare, con le maggiori possibilità di sviluppo per l’high-tech. “Proprio in questi giorni abbiamo assunto un neolaureato in economia dell’ Università Bocconi di Milano e ne sono in arrivo altri: prevediamo che a breve apriremo in Italia una sede importante, da cui spaziare per tutta l’ Europa.”

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